Archivi tag: perseverato

SANTO STEFANO

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«… le relazioni …».

Lettura dal Vangelo secondo Matteo 10, 17-22

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre  Massimo di Giovedì  26 dicembre  2024 – dalla Basilica di San Nicola – Tolentino –  Vangelo del rito Romano – Matteo 10, 17-22.

2024-12-26_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Basilica_di_San_Nicola_Tolentino.mp3

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«… il primo frutto del Natale …».

Omelia di padre  Massimo di Giovedì  26 dicembre  2024 – dalla Basilica di San Nicola – Tolentino –  Vangelo del rito Romano – Matteo 10, 17-22.

2024-12-26_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Basilica_di_San_Nicola_Tolentino.mp3

 


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Sabato della settimana della VI Domenica dopo Pentecoste

santa Maria Goretti
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«… il più grande …».

Lettura del Vangelo secondo Luca 22, 24-30a

In quel tempo. Nacque tra gli apostoli una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Il Signore Gesù disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno».

Catechesi di padre  Massimo di Sabato  06 luglio  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Luca  22, 24-30a.

2024-07-06_Sabato_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

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«… accogliere il regno …».

Omelia di padre  Massimo di Sabato  06 luglio  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Luca  22, 24-30a.

2024-07-06_Sabato_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

 


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Giovedì della settimana dell’ultima Domenica dopo l’Epifania

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«… lasciati guidare dallo Spirito Santo …».

Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 9b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre  Massimo di Giovedì 15 febbraio  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo del rito Ambrosiano –  Marco 13, 9b-13.

2024-02-15_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

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«… la sorte beata dell’uomo …».

Omelia di padre  Massimo di Giovedì 15 febbraio  2024 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano – Vangelo del rito Ambrosiano –  Marco 13, 9b-13.

2024-02-15_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… Adorazione Eucaristica …».

 


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Venerdì della settimana dopo Pentecoste

santi Marcellino e Pietro
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«… fiducia nel Padre …».

Buongiorno a tutti carissimi amici,
oggi è venerdì 2 giugno

 Lettura del Vangelo secondo Matteo 10, 18-22

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

(Trascrizione della catechesi)

La lettura del Vangelo di Matteo potrebbe indurci a pensieri che purtroppo sono stati fatti: pensieri un po’ cupi! Pensieri che ci mettono dalla parte delle persone perseguitate, naturalmente perseguitate da tutti! E noi poveri, che siamo umiliati e schiacciati dai cattivi!
Ci vuole poco a capire che questa non può essere una lettura felice del Vangelo, però nello stesso tempo bisogna anche rendersi conto che quando si dice “a causa del mio Nome”, Gesù vuole dire che tutti rientriamo dentro questa “causa del Suo Nome”: chi sceglie Gesù, chi sceglie la fede in Gesù Cristo, sceglie anche il destino di Gesù Cristo.
E il destino di Gesù Cristo è l’essere figlio di Dio, ma proprio l’essere figlio di Dio, l’appartenenza a Dio come figlio vuole dire anche spesso incontrare delle difficoltà.  E la paternità che Gesù ha sperimentato vuole farla sperimentare anche a noi.
Ora questa paternità non si comprende quando tutto va bene: quando tutto va bene, noi non ci rendiamo conto neppure di chi siamo figli! Ma quando appunto le cose cominciano ad andare male, quando cadono le condizioni che fanno dire: “tu sei un figlio fortunato, sei un uomo fortunato, tu hai questo e questo e quello”, quando tutto diventa avverso, quando le prove aumentano, quando le malattie, le ingiustizie, le inimicizie aumentano, ecco che il Vangelo ci dice: vedete che in quel momento voi potete sperimentare di essere figli del Padre, in quel momento voi potete veramente fare esperienza del Padre!
E ci da dei suggerimenti: innanzitutto non cercate di difendervi con la vostra furbizia arrangiandovi da soli! Sì, non diventate troppo furbi, dicendo “adesso la faccio franca, io sono più intelligente, più furbo”, perché se tu ti difendi da solo, è come se tu volessi salvarti la vita da solo! Ma se tu non ti fidi, se tu vuoi salvarti da solo, vuole dire che non hai nessuna fiducia nel Padre tuo, che agisce sì nel segreto e che agisce però anche nella storia, segretamente. Quindi se tu fai il più furbo, senti il bisogno di organizzarti da solo, di avere degli avvocati umani, il più delle volte tu dimentichi che sei figlio di Dio, dimentichi che il Padre è lì, che ti dona lo Spirito Santo, che ti dice che cosa devi dire,  ti dice come difenderti. Te lo dice nel profondo del cuore, te lo dice come lo ha detto a Gesù! Qualcuno potrebbe dire: “eh sì, bel modo! Ce lo dice come lo ha detto a Gesù e Gesù è morto sulla croce, quindi il suo modo di difendersi non ha funzionato!” In realtà noi sappiamo – questo è il paradosso del Vangelo – che Gesù è stato guidato dallo Spirito Santo nell’accogliere, accettare quella forma di umiliazione! È stato lo Spirito Santo che ha portato Gesù a quella testimonianza altissima, dove Lui non si è difeso secondo il mondo, ma lo Spirito Santo lo ha custodito, lo ha protetto, lo ha fatto diventare come uno scudo, anche se vulnerabilissimo!
Essere vulnerabili, essere attaccabili non vuole dire che lo Spirito ha abbandonato la nostra persona, ma come dice il Vangelo di oggi: aspettate a difendervi umanamente, sarà lo Spirito Santo a farlo, vi metterà le parole in bocca al momento giusto, non vi difendete in modo preventivo, non alzate le mura per non farvi toccare da nessuno! E poi siate perseveranti, ma non aspettate il cedimento dell’altro, non siate furbi, non siate perseveranti nel senso che prima o poi farà il colpo geniale e vincerai tu.

No, aspetta, perché aspettando tu ti accorgerai di come il Signore è fedele così come Gesù ha aspettato, ha avuto fiducia.
“È bene per noi aspettare in silenzio” diceva il profeta Malachia
Così Gesù come una pecora che è stata tosata, non ha aperto bocca, si è lasciato umiliare, si è lasciato bastonare, picchiare sulla testa, incoronare di spine, fino alla fine, fino alla morte ignominiosa…. eppure la sua fiducia non è crollata, è morto con la fiducia. Nel silenzio, lo Spirito lo ha portato ad essere un agnello immolato, una pecora tosata. Non ha parlato, eppure lo Spirito Santo ha parlato tantissimo, proprio lasciandolo muto. Nel suo essere muto fino alla morte, Gesù ha parlato! Nello Spirito Santo, è l’Agnello immolato, è il Signore che vince la violenza con l’umiltà e la debolezza. Lo Spirito Santo ci ha fatto vedere che Dio vince nella debolezza della carne!
Lode e onore a Te Signore Gesù che ci inviti ad essere fedeli, a non avere paura, ad essere perseveranti, non per dimostrare che siamo più forti, ma perché Dio possa veramente manifestarsi nella Sua potenza proprio quando la natura, le nature, la debolezza vorrebbero avere l’ultima parola, ma proprio nella debolezza la potenza di Dio si manifesta e testimonia al mondo che siamo destinati all’eternità!

 Catechesi di padre  Massimo di Venerdì  02 giugno  2023 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 10, 18-22.

2023-06-02_Venerdi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3


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I Domenica di Avvento La venuta del Signore

La venuta del Signore
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«… il vivente, il veniente …».

 Lettura del Vangelo secondo Matteo 24, 1-31

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Egli disse loro: «Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta». Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Di’ a noi quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo». Gesù rispose loro: «Badate che nessuno vi inganni! Molti infatti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e trarranno molti in inganno. E sentirete di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi: ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori. Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine. [Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele – chi legge, comprenda –, allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano! Pregate che la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati. Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto. Se dunque vi diranno: “Ecco, è nel deserto”, non andateci; “Ecco, è in casa”, non credeteci. Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi.] Subito dopo la tribolazione di quei giorni, “il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte”. Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli».

Catechesi di padre Massimo di Domenica 13 novembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 24, 1-31.

2022-11-13_Domenica_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

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«… alzate il capo perché il Signore è vicino …».

Omelia di padre Massimo di Domenica 13 novembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 24, 1-31 – ore 11.30.

2022-11-13_Domenica_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano_ore_11_30.mp3

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«… Dio ci salva …».

Omelia di padre Massimo di Domenica 13 novembre 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Matteo 24, 1-31 – ore 18.30.

2022-11-13_Domenica_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano_ore_18_30.mp3

 

 


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Giovedì della settimana dell’ultima Domenica dopo l’Epifania

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«… il centro della nostra vita …».

 Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 9b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre Massimo di Giovedì 03 marzo 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Marco 13, 9b-13.

2022-03-03_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

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«… conoscere Gesù …».

Omelia di padre Massimo di Giovedì 03 marzo 2022 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano –  Marco 13, 9b-13.

2022-03-03_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

«… Adorazione Eucaristica …».


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Giovedì della settimana dell’ultima Domenica dopo l’Epifania

San Patrizio
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«… la nostra testimonianza …».

 Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 9b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre Massimo di Giovedì 18 febbraio 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Marco 13, 9b-13.

2021-02-18_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

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«… amore provato …».

Omelia di padre Massimo di Giovedì 18 febbraio 2021 – dalla Parrocchia Santa Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Marco 13, 9b-13.

2021-02-18_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3


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I Domenica di Avvento

La venuta del Signore
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n. 112 «… preghiera notturna di padre Massimo …».

2020-11-15_Domenica_pMG_preghiera_notturna.mp3

per vedere il video della preghiera notturna, cliccare

https://m.facebook.com/groups/217561849629168/permalink/423279749057376/?sfnsn=scwspmo

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«… tribolazione propedeutica …».

Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 1-27

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta». Mentre stava sul monte degli Ulivi, seduto di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: «Di’ a noi: quando accadranno queste cose e quale sarà il segno quando tutte queste cose staranno per compiersi?». Gesù si mise a dire loro: «Badate che nessuno v’inganni! Molti verranno nel mio nome, dicendo: “Sono io”, e trarranno molti in inganno. E quando sentirete di guerre e di rumori di guerre, non allarmatevi; deve avvenire, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in diversi luoghi e vi saranno carestie: questo è l’inizio dei dolori. Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. [Quando vedrete l’abominio della devastazione presente là dove non è lecito – chi legge, comprenda –, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano sui monti, chi si trova sulla terrazza non scenda e non entri a prendere qualcosa nella sua casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano! Pregate che ciò non accada d’inverno; perché quelli saranno giorni di tribolazione, quale non vi è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino ad ora, e mai più vi sarà. E se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma, grazie agli eletti che egli si è scelto, ha abbreviato quei giorni. Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui; ecco, è là”, voi non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti. Voi, però, fate attenzione! Io vi ho predetto tutto.] In quei giorni, dopo quella tribolazione, “il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte”. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo».

Catechesi di padre Massimo di Domenica  15 novembre 2020 – dalla Parrocchia S. Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Marco 13, 1-27.

2020-11-15_Domenica_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano.mp3

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«… tornerà il Signore …».

Omelia di padre Massimo di Domenica  15 novembre 2020 – dalla Parrocchia S. Rita – Milano –  Vangelo del rito Ambrosiano – Marco 13, 1-27.

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Giovedì, settimana dell’ultima domenica dopo l’Epifania

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«.. la forza della verità …. ».

Omelia di padre Massimo di Giovedì 07 Marzo 2019 –  dalla Parrocchia S. Rita – Milano – Vangelo del Rito Ambrosiano  – Marco 13, 9b-13 – 5° Giovedì di Santa Rita.

2019-03-07_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano


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«… fede – arrendevolezza – magnanimità …».

Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 9b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre Massimo di Giovedì 07 Marzo 2019 –  dalla Parrocchia S. Rita – Milano – Vangelo del Rito Ambrosiano  – Marco 13, 9b-13.

2019-03-07_Giovedi_pMG_Catechesi_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano



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Giovedi della Settimana dell’ultima Domenica dopo l’Epifania

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«… nel deserto con la mia debolezza …».

Lectio di padre Massimo di Giovedi 15 febbraio 2018 – dalla Parrocchia S. Rita –  Milano – Vangelo del Rito Ambrosiano  di Domenica 18 febbraio 2018 – Matteo 4, 1-11.

2018-02-15_Giovedi_pMG_Lectio_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano

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«… metti amore, dove c’è odio …».

Omelia di padre Massimo di Giovedi 15 febbraio 2018 – dalla Parrocchia S. Rita –  Milano – Vangelo del Rito Ambrosiano – Marco 13, 9b-13.

2018-02-15_Giovedi_pMG_Omelia_dalla_Parrocchia_S_Rita_Milano

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«… non sia tentato il vostro cuore …».

 Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 9b-13

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Catechesi di padre Massimo di Giovedi 15 febbraio 2018 – dalla Parrocchia S. Rita –  Milano – Vangelo del Rito Ambrosiano – Marco 13, 9b-13.

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